La grande domanda che da sempre assilla chiunque si occupi di SEO è: come funziona (davvero) l’algoritmo Google che decide i posizionamenti nell’ambito del motore di ricerca? Per cercare di scalare la serp, si sa, avere una ottima SEO non è sufficiente, ci sono anche altri parametri che possono entrare in gioco.
E sono parametri segreti, ovviamente, ma che grazie all’esperienza possono diventare più o meno noti.
Uno, in particolare, è fondamentale: l’user experience, ovvero l’offerta e l’esperienza dell’utente. Un elemento fondamentale per chiunque si occupa di SEO e siti, perché si sa bene che offrire contenuti ma anche esperienze di qualità all’utente è una delle chiavi per essere ben visti da Google e posizionarsi al meglio.
Quindi migliorare la user experience potrebbe essere la strada per lanciare sempre più in là il sito web e per ottenere un posizionamento nettamente superiore rispetto alla concorrenza.
Tuttavia non è sempre chiaro in che modo l’user experience possa essere considerato un fattore di ranking di Google e in che modo: per questo noi abbiamo fatto quattro chiacchiere con Daniele di sartidigitali web agency a Trieste per cercare di capire meglio in che senso oggi la user experience è un fattore di ranking importante per un sito Web.
Cosa è la user experience
Cominciamo con il chiarire un concetto: di che cosa stiamo parlando, quando parliamo di UX ovvero di user experience? Possiamo definire questo termine con l’insieme delle emozioni e delle razioni che un utente percepisce dal dispositivo che usa.
Se l’esperienza è ottima, Google lo capisce dalla reazione dell’utente e premia il sito.
La user experience non è un termine vuoto ma è il risultato di un complesso di fattori diversi, come ad esempio:
- l’Usability. L’usabilità del sito, cioè l’interazione fra persona e sito, che deriva ad esempio dalla presenza intelligente di link interni o di pulsanti. La navigabilità è un fattore fondamentale da desktop ma anche da mobile: oggi quindi un sito web non può prescindere dall’avere una navigazione ottimale anche da smartphone e da tablet (che è ben diverso rispetto all’avere un’app dedicata).
- Gli elementi tecnici. L’user experience deriva anche dalla presenza di elementi tecnici di qualità come per esempio una velocità di risposta del server elevata, la compatibilità rispetto al browser, e via dicendo. Senza parlare della velocità dell’host: un sito lento a caricarsi è sicuramente uno dei peggiori incubi dell’utente ma è anche un fattore che Google considera indicativo di una cattiva user experience e, quindi, penalizzante.
Migliorare la user experience
Si fa presto a dire che bisogna ‘migliorare la user experience’. A volte gli interventi sono così radicali che è una buona idea quella di affidarsi ad un esperto seo con competenze di user experience per rivoluzionare il sito e l’approccio all’utente.
Per poter migliorare la user experience, in via generale, bisogna intervenire da un punto di vista tecnico: ottimizzare l’aspetto responsive, cambiare hosting se non è di qualità e se non consente il corretto e veloce caricamento del sito, costruire una buona alberatura. Bisogna anche sempre garantire che il sito web sia accessibile da smartphone e tablet e non solo da desktop, per garantire una user experience basica davvero buona.
Bisogna anche occuparsi di creare una landing page che permetta di migliorare la user experience evitando elementi grafici che rallentano o che non rendono ottimamente fruibile il sito.
Insomma, migliorare la user experience è possibile ma spesso ciò richiede un intervento tailor-made che un consulente seo esperto può assicurare per permettere al tuo sito di garantire una user experience ottimale, e di conseguenza di ricevere anche migliore considerazione da parte dell’algoritmo di Google.