L’enorme mole di dati che abbiamo sui nostri clienti, unita alla loro valenza geografica e di localizzazione, può costituire una preziosa fonte di guida per strategie di marketing e di business per la tua attività. Una delle applicazioni più concrete e pratiche dell’utilizzo del geomarketing per le aziende riguarda l’apertura di nuovi punti vendita. Uno dei vantaggi del geomarketing è quello di poter analizzare non solo i dati dei propri clienti ma anche quelli della concorrenza. Il geomarketing può consentire infatti un’analisi precisa dell’ubicazione dei nostri competitors. Questo consente di intraprendere un’attività di benchmarking per identificare le linee di azioni.
In sostanza quando un’azienda ha deciso di voler aprire un nuovo punto vendita in una determinata area, il geomarketing può essere di aiuto in due direzioni. Da una parte può fornire dati esaustivi sul target di riferimento. Quindi per fare un esempio pratico: quante donne fra i 25 e 35 risiedono in una determinata area, qual è il reddito medio delle famiglie che abitano in una determinata zona, quanti uomini single ogni giorno si recano in quel quartiere, quante famiglie hanno figli tra i 5 e 10 anni e così via. Dall’altro lato possiamo ricavare dati interessanti sui nostri competitors. Esistono già altri punti vendita che trattano gli stessi prodotti nella zona? Quanti sono i loro clienti abituali giornalmente? Qual è il fatturato medio e lo scontrino medio di questi negozi? Tutte queste domande possono trovare risposte con l’implementazione di una strategia efficace come è possibile approfondire in quest’altro articolo sul geomarketing.
I dati che otterremo ci consentiranno di effettuare una valutazione completa sulla decisione di aprire o meno un punto vendita in un determinato luogo e valutare le eventuali strategie a supporto al fine di rendere l’operazione di successo.
L’aiuto offerto dalle potenzialità del geomarketing si rivela indispensabile non solo nel caso di nuove aperture ma anche nell’ottica di ottimizzazione della rete commerciale esistente. Supponiamo che un’azienda abbia già diversi punti vendita aperti in luoghi differenti, il geomarketing può consegnarci una quantità di informazioni e dati sulla condizione economica e la quota di mercato che ciascun punto vendita detiene. Tutto ciò permette di capire se un punto vendita sia profittevole o meno nel medio e lungo periodo e se serva modificare la strategia di marketing e comunicazione in store per aumentare la redditività del negozio e fare in modo che i clienti potenziali diventino clienti effettivi.
Il livello di precisione e di profondità dei dati di geomarketing può essere davvero elevato. Anche all’interno di un singolo punto vendita o centro commerciale, un’attenta analisi dei dati ci può dire se è il caso di ottimizzare il percorso e/o il processo di acquisto. Insieme alla branca del in store marketing e della logistica, il geomarketing risulta indispensabile per analizzare l’efficacia di un percorso di vendita. Come si comporta l’utente all’interno del centro commerciale o del nostro punto vendita? Quanto è il tempo di permanenza medio, quali sono i reparti in cui trascorre più tempo? Tutte queste domande possono mettere in luce i cambiamenti necessari da apportare per poter coinvolgere meglio i clienti e attirarne di nuovi all’interno della loro esperienza di vendita. Dalle analisi inoltre può emergere se sia il caso di prevedere un nuovo centro di distribuzione e se occorra integrare il servizio di consegna a domicilio nel caso non sia già predisposto.
Dopo aver esaminato e migliorato la rete commerciale esistente, si può prendere in considerazione di espanderla e trovare nuove opportunità. A questo punto, ricollegandoci al discorso iniziale, è possibile con il geomarketing studiare in anticipo l’ubicazione in cui si trovano i nostri potenziali clienti. È infine possibile partire da un’analisi di profili simili a quelli attuali per ampliare il business in aree nuove.